Road2Servitization, Sostenibilità, Digitalizzazione e Service Innovation

Il 26 Ottobre, presso la sede di Scp a Villorba, si è svolto il secondo incontro di #Road2Servitization, che ha gettato luce sul futuro dei settori retail e manufacturing. “Sostenibilità, Digitalizzazione e Service Innovation”, parte dell’iniziativa Salotti di Management, promossa da Strategia&Controllo, ha riunito esperti e professionisti dell’industria e del digital in una discussione stimolante che ha fornito spunti interessanti su come le aziende possono affrontare le sfide competitive.

Alessandro Curti, CEO di Scp Srl Strategie Informatiche, ha esordito evidenziando come la pandemia da COVID abbia segnato una svolta cruciale nella percezione di fiducia nel dato. In passato, i dati erano spesso ritenuti sicuri solo se custoditi internamente ma, in un momento di sfide logistiche senza precedenti, la flessibilità e la mobilità dei dati sono diventate essenziali.

L’accelerata evoluzione tecnologica ha inoltre aperto scenari straordinari, tra cui la servitizzazione ne rappresenta un caso esemplare. Curti ha enfatizzato il passaggio verso una maggiore acquisizione di dati dall’Operational Technology (OT), oltre a una revisione nella visualizzazione dei dati, diventata sempre più personalizzata per rispondere alle esigenze del cliente.

Ha descritto come SCP in tal senso stia diventando un partner strategico per i clienti, supportandoli nell’interpretazione dei dati e nell’ottimizzazione del loro utilizzo. Inoltre, Curti ha evidenziato un cambiamento radicale nell’approccio di SCP, passato dalla rivendita di prodotti ad un ruolo di Managed Service Provider (MSP) e fornitore di servizi di sicurezza gestiti, sottolineando la necessità di adattare le reti commerciali a questa evoluzione. Ha concluso mettendo in guardia sull’iper-focalizzazione sulla raccolta dati, evidenziando il rischio di sovraccarico e di dati inconsistenti.

Il Professor Andreas Schroeder, esperto di Information System alla prestigiosa Aston University e membro dell’Advanced Services Group, ha affrontato un tema cruciale: la connessione tra il mondo digitale e fisico. Ha illustrato con esempi concreti come questa interconnessione sia fondamentale per il futuro della servitizzazione e dell’innovazione dei modelli di business. La digitalizzazione ha rivoluzionato l’intera catena di fornitura, consentendo una connettività senza precedenti tra prodotti, servizi e consumatori, elemento chiave per l’implementazione di modelli di business innovativi e sostenibili.

Alessandra Gruppi, riprendendo l’intervento del Dott. Schroeder, ha evidenziato come la servitizzazione rappresenti una prospettiva per monetizzare gli investimenti in digitalizzazione. Per enfatizzare l’importanza dell’uso dei dati, Gruppi ha menzionato l’esempio riportato da Roberto Siagri nel suo libro “La servitizzazione. Dal prodotto al servizio. Per un futuro sostenibile senza limiti alla crescita”, in cui il valore dell’economia dei dati viene misurato in euro al chilo. Questo indicatore pragmatico dimostra come la durata di un’apparecchiatura e il valore aggiunto dei servizi possano aumentare il valore totale, evidenziando il ruolo cruciale della servitizzazione per la sostenibilità.

Andrea Paoli, Corporate IoT Sales Manager di Vodafone Business Italia, ha messo in luce l’intensificarsi della competizione nei mercati, spinto ulteriormente dall’accelerazione della trasformazione digitale, anche grazie al PNRR. Paoli ha menzionato l’emergere di nuove figure professionali, come innovation manager e servitization manager, incaricate di digitalizzare, ottimizzare e rendere più sostenibili i processi aziendali.

Vodafone ha sviluppato soluzioni per rispondere alla crescente complessità tecnologica offrendo servizi end-to-end, dalla connettività ai servizi finali, permettendo così alle aziende di concentrarsi sul loro core business. Paoli ha sottolineato come la leadership di Vodafone nel settore dei servizi gestiti per il machine-to-machine abbia permesso alle aziende di connettere oggetti e macchine, ottenendo dati che consentono di avviare percorsi di digitalizzazione e ottenere insight preziosi, preparando il terreno per diventare vere data-driven company. Questo approccio rappresenta l’apice dell’evoluzione della servitizzazione, incanalando la trasformazione aziendale verso l’innovazione, la sostenibilità e la creazione di valore.

Cristian Paravano, AD di Sarno Display e Director del Gruppo Gatto, ha gettato luce sulla rapida evoluzione delle competenze aziendali in un contesto digitale sempre mutevole. L’impennata delle tecnologie digitali, insieme a dispositivi mobili sempre più potenti, ha portato a una svolta nell’innovazione nel settore retail. Un altro punto cardine di questa trasformazione è stata la crescente importanza della sostenibilità all’interno delle strategie aziendali, mossa dalla necessità di adattarsi alle esigenze dei consumatori.


La raccolta e l’analisi dei dati di campo sono diventate strategiche per il settore, sebbene questi siano spesso limitati e di proprietà privata. In questo contesto, Paravano ha sottolineato come sia essenziale per le aziende trasformare il punto vendita in un centro di servizi interattivo che utilizzi tecnologie avanzate, tra cui IoT e sensoristica, per raccogliere dati intelligenti. Questo approccio sarà fondamentale per il futuro del retail, che si prevede sarà più piccolo, mobile e itinerante. Il punto vendita diventerà un luogo in cui i clienti potranno sperimentare, riparare, provare e ricevere servizi personalizzati, spostandosi lontano dall’approccio tradizionale di vendita di prodotti. Il futuro del retail si baserà dunque su un modello circolare e sostenibile, in cui la gestione responsabile dei prodotti si fonde con l’innovazione tecnologica.

Oscar Paolo Legnani, Founder LegnaniLegal e Partner Professionale presso ComoNExT, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione anche nel campo legale. La transizione verso la servitizzazione richiede nuovi approcci giuridici, tra cui la necessità di sviluppare nuovi contratti collaborativi. L’evoluzione dell’industria richiede l’interconnessione tra produttori, fornitori e clienti. Le relazioni verticali tradizionali stanno lasciando spazio a relazioni orizzontali e condivise, con nuovi contratti di partnership che favoriscono la cooperazione. Questo approccio è particolarmente evidente nei settori dell’innovazione, della ricerca e sviluppo e delle start-up tra partner industriali.


Legnani ha evidenziato la necessità di passare da una mentalità basata sulla contrattualistica tradizionale a un approccio di “legal design”, in cui il destinatario è posto al centro del processo. Questo nuovo modo di affrontare il diritto consente una maggiore comprensione e collaborazione tra le parti, promuovendo soluzioni più equilibrate nei momenti di crisi.
I dati sono al centro di questa trasformazione e, con il crescente valore, sorge anche la questione della loro gestione e proprietà dati. In questo ambito il Data Governance Act dell’Unione Europea segna un importante indirizzo per il futuro dell’innovazione, promuovendo la condivisione dei dati e sottolineando l’importanza della collaborazione tra le parti interessate.

Questa seconda tappa del #Road2Servitization in sintesi ha voluto sottolineare l’importanza di un approccio completo e interdisciplinare per adottare con successo la servitizzazione in azienda. Questa trasformazione richiede necessariamente la sinergia tra professionisti con competenze eterogenee, tra cui esperti di management, digitalizzazione, tecnologie, legal e compliance. Questo nuovo paradigma non solo apre la porta a nuovi modelli di business vantaggiosi per tutte le parti coinvolte, ma rappresenta anche una pietra miliare nell’orientamento dell’industria verso un futuro sostenibile, digitalizzato e incentrato sui servizi non solo nel manufacturing ma anche nel retail.