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Al Salotto di Management del 19 febbraio, abbiamo affrontato il tema degli indicatori di allerta imposti dal Nuovo Codice della Crisi d’Impresa, con i relatori Enrico Bozzolan, Dottore Commercialista e Revisore Legale e Alessandra Gruppi, CEO Strategia&Controllo.
Enrico Bozzolan analizza le novità previste dal Nuovo Codice della Crisi d’impresa, che entrerà completamente in vigore entro agosto 2020, in base al quale l’imprenditore ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, al fine di rilevare in modo tempestivo i segnali che possono celare una possibile crisi, o la perdita della continuità aziendale.
Ma quali sono gli indicatori di una potenziale crisi secondo l’Art.13?
Sono indici effettivi quelli che misurano:
- La sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i flussi di cassa.
- L’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi.
- Ritardi nei pagamenti reiterati e significativi (ex art. 24 d.lgs. 14/19).
Gli squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario sono rilevabili attraverso appositi indici che diano evidenza della sostenibilità dei debiti per almeno i sei mesi successivi all’esercizio in corso.
Tra le regole del Nuovo Codice sono previsti alcuni strumenti di monitoraggio e prevenzione della crisi. Per le aziende diventerà fondamentale predisporre un Piano Industriale, un Business Plan, un Piano Tesoreria e fornire un “Bilancino intermedio di periodo”, per controllare periodicamente i dati rilevati.
Questi strumenti definiscono le linee strategiche dei progetti, analizzano i mercati di riferimento, i competitors e la politica industriale, trasformando le strategie aziendali in numeri e calcolando possibili costi, ricavi e utili. In particolare il Piano Tesoreria, monitora i flussi di cassa previsionali del fabbisogno finanziario e della relativa copertura.
Alessandra Gruppi, rifacendosi alla metafora dello sciatore tutt’altro che avventuroso, utile per comprendere lo stato d’animo degli imprenditori alla ricerca di soluzioni, evidenzia come lo stato d’animo degli imprenditori stessi possa assomigliare molto a chi, non essendo un grande sciatore, si trovi improvvisamente ad affrontare un fuori pista! Molti imprenditori vorrebbero vivere una realtà con delle piste senza troppe difficoltà e ostacoli e tutto vorrebbero fuorché dover affrontare le turbolenze del mercato muniti di caschetto e tuta super imbottita per parare gli urti.
Il mercato attuale però non è così. È volatile, incerto, complesso e ambiguo. Come spiegato nel libro “The Go-Kart Organization” di Gianni Camisa e Antonio Giangreco, la necessità per le PMI, di accettare il contesto in cui si collocano, richiede di predisporre un assetto organizzativo saldo, per rispondere alle turbolenze, proprio come un Go-Kart, che ha un baricentro basso e permette un tempo di reazione immediato.
Come può sentirsi un imprenditore che di fronte al Nuovo Codice della Crisi d’impresa sente di non avere il controllo della sua azienda o, diversamente, riesce ad avviare un sistema di monitoraggio degli indicatori di crisi ma non riesce a reagire?
La regola è: AGIRE TEMPESTIVAMENTE.
In che modo?
Camisa e Giangreco propongono alcune regole da seguire per poter fronteggiare una realtà instabile:
- ESSERE SNELLI: un’azienda snella permette una risposta rapida ai cambiamenti del mercato.
- INVESTIRE SULLA DIGITALIZZAZIONE: ottimizzare i tempi dei processi, rendendo più semplice il lavoro anche dal punto di vista burocratico. Un esempio sono i sistemi di pianificazione e controllo implementati grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie e IoT per velocizzare la raccolta e l’analisi delle informazioni. Spesso la raccolta dei dati e la loro interpretazione sono di vitale importanza per poter rispondere in modo immediato ad un’eventuale crisi d’impresa.
- APPROCCIARE IL PERFORMANCE ACHIEVEMENT: per l’azienda le persone motivate e orientate ai risultati aumentano il valore dell’impresa. L’obiettivo del Performance Management è di allineare comportamenti e obiettivi delle persone con le strategie aziendali, creando un ambiente lavorativo che faccia emergere il meglio delle persone coinvolte, massimizzando i risultati.
- ASCOLTARE IL CLIENTE: è fondamentale, ascoltare la domanda del mercato aiuta l’azienda ad applicare la giusta strategia. Armarsi di un Assetto Organizzativo adeguato è fondamentale per poter interpretare i segnali di una possibile crisi d’impresa, ma anche per indirizzare il business e ascoltare le richieste dei consumatori.
- AVERE FIDUCIA DEL TEAM COMMERCIALE E MARKETING: se sono previste turbolenze nel mercato, se bisogna interpretare i segnali deboli del mercato o analizzare i competitors, è bene ascoltare le previsioni del team e fidarsi, predisponendo l’assetto in modo adeguato.
Raggiungere questo tipo di equilibrio può essere complicato per le aziende ed è necessario superare la divisione delle funzioni, spesso ostacolo del fluire delle informazioni nelle imprese. Inoltre, per ridimensionare la propria azienda e renderla forte, è indispensabile dotarsi di un assetto organizzativo adeguato, che è il primo passo per creare processi più snelli e permettere ai diversi attori coinvolti di fidarsi reciprocamente.
Il consiglio quindi è quello di investire non solo sulle nuove tecnologie, ma anche sul capitale umano e sulla motivazione dei propri collaboratori per raggiungere obiettivi comuni.
Enrico Bozzolan spiega come affrontare il Nuovo Codice della Crisi d’impresa:
Salotto di Management, 19 febbraio 2020 – La Crisi è questione solo di numeri?
- Enrico Bozzolan, Dottore Commercialista e Revisore Legale dal 2001, con significative esperienze nell’assistenza professionale in materia di finanza aziendale e strutturazione di operazioni straordinarie.
- Alessandra Gruppi, CEO Strategia&Controllo, si occupa di pianificazione e controllo strategico ed executive coaching.